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Proceedings of ArcheoFOSS [Italian]
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Table of Contents

Introduction (Filippo Stanco and Giovanni Gallo); Integrazione di sistemi GIS FOSS e modelli dati 3D PDF per la fruizione multimediale di beni monumentali e archeologici: il Castello di Maredolce a Palermo (Andrea Scianna, Susanna Gristina, Rosanna Sciortino); Applicazioni FLOSS per l’acquisizione, gestione ed analisi dei dati archeologici.Il caso studio del sito paleolitico di Pirro Nord, Apricena (FG), Italia (Domenico Giusti); Comprendere e valorizzare il dato cronologico: dalle problematiche del progetto R.I.M.E.M.al progetto Datando (Diego Gnesi Bartolani, Umberto Moscatelli); SQLITE-SPATIALITE, una soluzione “portabile” per archeologi.Il caso del database per il progetto “Archeologia della lana: allevamento, produzione e commercio nella Cisalpina romana” (Maria Stella Busana, Denis Francisci, Anna Rosa Tricomi); Restituzione tridimensionale delle gallerie della prima guerra mondiale usando l’approcio del FLOSS - Image Based Modelling (Hubert Steiner, Rupert Gietl); 3D Graphic for promoting Cultural Heritages: the example of Petraro archaeological site in Villasmundo (Melilli - Siracusa, Sicily) (Federico La Spada, Danilo Limpido, Simona Raneri, Germana Barone, Paolo Mazzoleni); Il rilievo tridimensionale in archeologia: computer vision e laser scanning a confronto.Il caso studio del settore 3 del sito archeologico di Adulis (Eritrea) (Giulio Bigliardi, Sara Cappelli, Enzo Cocca, Dawit Efrem, Nahom Welderufial); Performance Evaluations of 3D Web-Services and Open-Source software for digital modeling of archaeological finds (Mauro Lo Brutto, Paola Meli); Sul restauro digitale di foto storiche (Mariapaola Monti, Giusy Arvizzigno, Donatella Lombardo, Giuseppe Maino); La ricostruzione 3D della domus delle “bestie ferite” di Aquileia (UD) (Lucia Michielin); Un processo aperto di comunicazione della conoscenza (Valentina Vassallo, Paola Ronzino, Uros Damnjanovic, Sorin Hermon); WebGIS e divulgazione del dato archeologico con software open source.Il progetto “Siponto Aperta” (Patrizia Albrizio, Francesco de Virgilio, Ginevra Panzarino, Enrica Zambetta); Archeologia preventiva, predittiva, potenziali archeologici.Una breve introduzione al panorama italiano (Mirella Serlorenzi, Valeria Boi); Open Hardware, Open Space, Open Funding: dal mondo dell’informazione aperta nuovi modelli economici per il patrimonio culturale (Augusto Palombini); Tra diritti e doveri.L’open data nell’archeologia italiana (Francesca Anichini, Marco Ciurcina, Fabio Fabiani, Gabriele Gattiglia, Maria Letizia Gualandi); Digital Literacy e Open Archaeology: nuove forme di integrazione in atto tra Open Learning, Open Access, Open Knowledge (Francesca Cantone, Andrea De Tommasi); Il work in progress della carta archeologica di Verona: primi passi metodologici, modello dati e documenti condivisi dal sistema informativo territoriale archeologico (Brunella Bruno, Patrizia Basso, Piergiovanna Grossi, Alberto Belussi, Sara Migliorini); SIUrBe 2.0: il Sistema Informativo del patrimonio archeologico urbano di Benevento tra open data e open source (Alfonso Santoriello, Amedeo Rossi, Paolo Rossi); Modellazione e visualizzazione 3D interattiva del territorio romano e della città di Urbs Salvia con VTERRAIN (Alberto Antinori, Antonello Buccella, Sofia Cingolani, Roberto Perna, Giovanni Villani); Organizzare la conoscenza per tutelare il territorio.L’Accordo Quadro tra le Soprintendenze per i Beni Archeologici della Sardegna e il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Universitàdegli Studi di Sassari (Giovanni Azzena, Marco Edoardo Minoja, Federico Nurra, Enrico Petruzzi); Enhanced analysis and transcription of non-Hellenic inscriptions from Archaic Sicily through open source digital techniques (Filippo Stanco, Davide Tanasi, Beatrice Basile, Federica Cordano, Gioconda Lamagna); Rilievo e modellazione 3d di un sito archeologico tramite strumentazione UAV: confronto tra approccio closed- ed approccio open-source (Giulio Bigliardi, Paola Piani, Riccardo Salvini); MeshLab e Blender: software open source in supporto allo studio e alla ricostruzione virtuale della policromia antica (Eliana Siotto, Marco Callieri, Matteo Dellepiane, Roberto Scopigno); La fruizione di dati archeometrici e prospezioni geofisiche in ambienti virtuali (Francesco Gabellone); Analisi di uno studio open source: il Taung Project (Alessandro Bezzi, Luca Bezzi, Cicero Moraes, Nicola Carrara, Moreno Tiziani); L’Ambiente Tutela della piattaforma WebSITAR: un’applicazione Open Source & Open Approach a supporto della tutela archeologica (Mirella Serlorenzi, Angela Colasanti, Donatella Garritano, Domenico Ainis, Santino Zacchia, Antonella Rotondi, Andrea De Tommasi, Raniero Grassucci, Andrea Vismara, Andrea Varavallo); SITAR e MOODLE: una sperimentazione di KNOWLEDGE BASE dedicata ai percorsi di informazione e self-training della piattaforma WEBSITAR (Andrea Catena, Arjuna Cecchetti, Federica Lamonaca, Andrea Varavallo); Scheda TMA (Tabella Materiali).Sviluppo di un database per la gestione del materiale archeologico dalla cittàantica di Albintimilium (Liguria) (Luigi Gambaro, Stefano Costa); Barcamp sul Riuso dei dati in archeologia (Valeria Boi, Anna Maria Marras, Cettina Santagati)

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